Sperimentazione

È noto che, generalmente, nei processi di neutralizzazione degli agenti biodeteriogeni si ricorre a metodi chimici come la fumigazione o l’applicazione di formulati, distribuiti a pennello, a spruzzo o a iniezione oppure a trattamenti fisici come l’anossia in atmosfera controllata o modificata (azoto).

Attraverso questi procedimenti si va incontro a tempi di trattamento molto lunghi, costi elevati e nella maggioranza dei casi ci si avvale di prodotti chimici tossici e inquinanti per l’ambiente e per l’uomo, spesso invasivi nei confronti dei materiali con cui si trovano ad interagire, di limitata efficacia nei confronti degli organismi e microrganismi biodeteriogeni..

La difficoltà di penetrazione dei formulati chimici e dei gas utilizzati per la fumigazione potrebbero garantire la mortalità dell’insetto perfetto e delle larve situate negli strati prossimi alla superficie, ma in alcun modo assicurare la neutralizzazione delle uova.

La necessità e la ricerca di alternative ai suddetti inconvenienti hanno portato a valutare e applicare tecnologie innovative ecocompatibili, che si avvalgono dell’uso di mezzi fisici più efficaci, come il dispositivo alle microonde, oggetto dell’attuale studio.

Le camere riverberanti alle microonde costituiscono da qualche anno il nuovo traguardo scientifico di utilizzazione dell’energia elettromagnetica nel settore industriale.

L’innovativo sistema alle microonde si differenzia dagli altri metodi per molti aspetti, tra cui l’assoluta efficacia, l’impatto ecologico nullo, la sicurezza per l’operatore, la rapidità di trattamento, la totale salvaguardia del bene da trattare.

In questo ambito sono stati condotti studi mirati alla creazione di ambienti schermati riverberanti entro cui viene generato un campo elettromagnetico di potenza variabile alle microonde.

È da tener presente che la necessità di sperimentare tecnologie alternative economicamente e ambientalmente sostenibili,è diventata ancora più critica dopo la messa al bando, avvenuta a fine 2004, per la produzione e l’utilizzazione del bromuro di metile, secondo quanto fissato dal protocollo di Montreal e recepito dal Regolamento europeo.

I primi studi condotti in Italia hanno riguardato le applicazioni su specie legnose allo stato grezzo, al fine di ottenere la disinfestazione dei materiali trattati in tempi brevi e nel completo rispetto dell’ambiente.
Le ricerche si sono avvalse di apporti scientifici di vari enti qualificati (CNR IVALSA – Istituto  per la valorizzazione del legno e delle specie arboree,  CNR IFAC – Istituto di Fisica Applicata “Nello Carrara“, Emitech, ISZA – Istituto Sperimentale per la Zoologia Agraria, Politecnico di Bari, Politecnico di Milano, Università di Ancona) e sono approdate a risultati di estremo interesse, permettendo la realizzazione di sistemi sperimentali operativamente efficienti.

Prove successive hanno specializzato la ricerca su manufatti lignei di particolare interesse storico-artistico.
Obiettivo principale della sperimentazione è stato quello di testare le potenzialità del metodo basato sull’utilizzo delle camere schermate riverberanti che sfruttano l’effetto della termalizzazione delle onde elettromagnetiche per la disinfestazione di materiali legnosi contenenti insetti xilofagi, muffe e funghi e, successivamente, la possibilità del loro utilizzo sui manufatti di interesse artistico.

La sperimentazione è stata suddivisa in varie fasi:

  • Determinazione dell’Energia letale (EL) per organismi che infestano il legno
  • Studio dell’efficacia del trattamento disinfestante a microonde con il sistema Misya (microwawes system for art)
  • Analisi degli effetti del riscaldamento con microonde sul legno
  • Studi ed esperimenti finalizzati ad accertare la possibilità d’impiego dell’energia elettromagnetica nella disinfestazione delle opere d’arte.

 Per un approfondimento sulle varie fasi della sperimentazione

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