ARCHITETTO RAZIONALISTA TRA I PIU’ IMPORTANTI DEL XX SECOLO
Abbiamo trovato questo poster diversi anni fa da un robivecchi nel pavese. Raffigura due dei più grandi e conosciuti capolavori di Franco Albini: la sedia Luisa e l’iconico corrimano della metropolitana di Milano. (Grafica dell’Arch. Italo Lupi 1998; Grafiche Mariano)
Sullo sfondo di questo poster appare, in grigio, la sagoma di quella che è considerata il più celebre oggetto di design di Franco Albini, Luisa, la sedia disegnata prodotta e distribuita dal 1955 al 1980 per Poggi e in seguito riproposta da Cassina.
Razionale e misurata, la sedia è realizzata in legno e imbottitura in poliuretano espanso; creata originariamente negli anni ‘30, era già stata pensata per una produzione seriale.
Simbolo di una ricerca di perfezionamento nella forma e nella tecnica, durata per circa 15 anni, la sedia Luisa è esposta in collezione al Moma di New York e al Museo della Triennale di Milano.
In rosso, invece, il corrimano della linea 1 della Metropolitana Milanese, icona della città, insieme a tutta la progettazione dell’allestimento e della segnaletica della linea 1 della MM, progettato insieme a Franca Helg e Bob Noorda, nel 1962/1964
Franco Albini, architetto razionalista tra i più importanti del XX secolo, nato a Robbiate (Como) nel 1905, si laurea in Architettura al Politecnico di Milano nel 1929. Collabora con Ponti-Lancia e poi apre il suo studio a Milano con Giovanni Palanti e Riccardo Camus.
Qualche anno fa, abbiamo avuto la fortuna di restaurare un’altra opera importante di Franco Albini, il tavolo 833_cavalletto.
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Prodotto originariamente da Poggi nel 1950 e dal 2008 da Cassina, è un tavolo composto da un piano modanato sorretto da una coppia di cavalletti incrociati tenuti insieme da un sistema di traversa e tiranti in ottone brunito, che rappresenta la cifra stilistica dell’architetto/designer.
Con questo progetto, Albini soverchia la tradizionale struttura dei cosiddetti “fratini”, in cui i cavalletti venivano utilizzati in modo più lineare, per ricordare il sistema di tiranti, appunto, dei ponti sospesi. Questo “gioco di rimandi” si esprime in una linea leggera e al tempo stessa solida e articolata.
Prerogativa non solo di questo mobile, ma di tanti altri oggetti progettati da lui e realizzati sempre dalla stessa Poggi negli anni ‘50, era il suo essere completamente smontabile.
Il mobile veniva consegnato in scatole dal minimo ingombro, fornite di un breve libretto di istruzioni di montaggio.
Due pubblicità della ditta Carlo Poggi, la prima tratta da Stile Industria nr. 17, 1958 (grafica Bonfanti) con la poltrona “Luisa” di Franco Albini, 1949, la seconda con il tavolo a cavalletto di Franco Albini del 1950, visto frontalmente, lateralmente e ripiegato. Il logo della Carlo Poggi è di Albe e Lica Steiner, così come è loro la progettazione grafica di molte pagine pubblicitarie dell’azienda (notizia avuta da Anna Steiner).
“ i processi produttivi sono una fonte di ispirazione formale piuttosto che una strettoia da superare, costituiscono un elemento di incentivo, uno strumento per la messa in discussione del mondo razionalista..” sostiene Vittorio Gregotti “per Albini ciò che importa è proprio il rigore morale del metodo e lo sfruttamento dei processi tecnologici (…) vera e propria rifondazione moderna dell’antico modo artigianale nel trattamento di questo tradizionalismo materiale”.
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