Problema dei tarli? La loro eliminazione è un mestiere da restauratore o da disinfestatore?
Gli esperti e la Soprintendenza ai beni culturali considerano i tarli come la peggiore forma di degrado della materia lignea.
Che si tratti di opere lignee di grande pregio e dimensioni o di semplici mobili, l’eliminazione del tarlo è sempre stato un intervento affidato alle sapienti mani e conoscenze dei restauratori.
Il tarlo, scavando gallerie nelle profondità della materia, non solo crea i buchi in superficie o la polverina che ogni tanto ci capita di vedere in periodo di sfarfallamento, ma mina in modo a volte irreversibile la resistenza e la durata di un oggetto ligneo.
È importante quindi spostare lo sguardo, o la decisione di intervenire per eliminarli, dal solo aspetto germofobico, sicuramente importante considerando che i tarli non attaccano l’uomo, ma sono portatori di parassiti che possono causare non pochi problemi e fastidi alla nostra salute, ma bisogna valutare bene chi può essere in grado di effettuare questa eliminazione avendo non solo delle attrezzature necessarie da usare, ma anche le giuste competenze. Vediamo quali sono:
Tecnologia del legno
È fondamentale conoscere la tecnologia del legno per valutare la diversa potenzialità di infestazione tra le diverse essenze lignee e per scegliere il trattamento più idoneo a seconda dell’oggetto.
Ciclo vitale del tarlo e modalità di movimento
La conoscenza del ciclo vitale del tarlo e delle sue modalità di movimento è essenziale per valutare il livello di infestazione e la famiglia di tarli presente o non presente in particolari condizioni.
Sistema costruttivo e finiture del mobile
È importante conoscere il sistema costruttivo e le diverse finiture di un mobile per poterlo trattare nel migliore dei modi, scegliendo tempi e temperature più idonee ai differenti oggetti.
Valutazione del livello di infestazione
La capacità di valutare il livello di infestazione è essenziale per scegliere il trattamento più adeguato e per evitare di compromettere la stabilità dell’oggetto trattato.
Consolidamento dell’oggetto
In caso di infestazione avanzata, può essere necessario intervenire con un consolidamento dell’oggetto per evitare che la sua stabilità sia compromessa.
L’esperienza maturata in anni e anni di lotta al tarlo , oltre che dalla propria esperienza di Bottega, proviene anche e soprattutto da una formazione universitaria e dalla sperimentazione eseguita presso rinomati laboratori universitari.
Anche se si pensa di non avere in casa oggetti che vengono considerati beni culturali, l’intervento non deve essere sottovalutato. Un trattamento antitarlo ha gli stessi costi, le stesse attenzioni e la stessa procedura che vengono applicate a oggetti di molto valore.
Che si tratti di un’antica icona o di un mobile contemporaneo, quando il tarlo mangia il legno, mangia il legno e, per eliminarlo, i processi sono gli stessi ma con protocolli diversi a seconda delle diverse dimensioni, delle diverse essenze, delle diverse finiture, delle diverse età, eccetera.
Chi si occupa di disinfestazioni generiche potrebbe essere abile nel mettere trappole per catturare i topi, i dissuasori per piccioni o i veleni per scarafaggi e cercare i nidi delle formiche carpentiere i cui detriti vengono spesso scambiati per opera dei tarli (e in questo caso noi passiamo il lavoro ai disinfestatori perchè si tratta proprio di un altro mestiere), ma la disinfestazione dei tarli è un altro lavoro.
È un lavoro da restauratori, in quanto richiede altre conoscenze e non ci si può improvvisare. Come per tutti i lavori, se fatti con formazione, esperienza, competenza, continui aggiornamenti e studio e soprattutto professionalità e passione si avranno risultati. Invece, se ci si rivolge a operatori improvvisati o si pensa di risolvere il problema con una spennellata fai da te di antitarlo comprato in un brico, il problema tornerà e avremo speso soldi e tempo inutilmente.
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